Ottobre: il mese della prevenzione contro il tumore al seno

Ottobre è il mese della prevenzione contro il tumore al seno, l’importanza di una diagnosi precoce attraverso macchinari sofisticati.

Il centro diagnostico di Valdisieve Hospital, vicino a Firenze, dispone tra i suoi esami diagnostici, dello strumento per eccellenza per la prevenzione del tumore al seno, la Mammografia.

Il tumore della mammella rappresenta oggi la principale patologia neoplastica che colpisce le donne.

Le stime AIRTUM (Associazione Italiana Registri Tumori) – AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica), ogni anno in Italia registrano 55.500 nuovi casi (55.000 donne e 500 uomini). 

A fronte di questi dati poco incoraggianti, è emerso però un progressivo incremento della guarigione con una riduzione del tasso di mortalità per questa patologia, tanto da far segnare un calo del 6% nel 2020 rispetto al 2015.

L’esame strumentale fondamentale, il “gold standard” nella diagnosi precoce del tumore al seno, è la mammografia.

Più precoce è la diagnosi, meno aggressive sono le cure.

Questo, merito anche di macchinari sempre più sofisticati, come quello disponibile a Valdisieve Hospital con tomosintesi, tecnica mammografica che permette di acquisire immagini della mammella in tre dimensioni.

Cos’è la mammografia?

Il mammografo è uno strumento radiografico mirato ad ottenere un’immagine diagnostica sulla mammella dopo adeguata compressione della stessa (fondamentale per l’acquisizione di immagini).

Fino a pochi anni fa esistevano mammografi analogici, con immagini stampate su radiogrammi.

Ad oggi, c’è un netto miglioramento della qualità con l’introduzione della tecnica digitale diretta, senza l’utilizzo dei radiogrammi per l’interpretazione delle immagini, ma monitor ad alta risoluzione.

A Valdisieve Hospital abbiamo introdotto un’ulteriore innovazione: la tomosintesi.

Questa tecnologia permette di acquisire strati sottili in grado di creare immagini 3D e quindi ricostruzioni volumetriche capaci di esaltare immagini sospette (evocative di patologia tumorale), solo percettibili con la tecnica tradizionale.

Inoltre, erogano, una dose di radiazioni alla paziente al di sotto della dose di sicurezza e inferiore a quella utilizzata nella mammografia digitale.

Come si esegue la mammografia?

Per ottenere una immagine diagnostica sulla mammella, bisogna posizionare la stessa su uno stativo ed eseguire l’esame radiologico dopo adeguata compressione.

Talvolta può risultare fastidioso eseguire una mammografia, in particolare quando la ghiandola è particolarmente fibrocistica.

Il consiglio, in alcuni casi, potrebbe essere di assumere una terapia antidolorifica due ore prima di sottoporsi all’esame.

Chi deve sottoporsi alla mammografia ?

La prevenzione del tumore del seno dovrebbe cominciare sin dai 20 anni con controlli annuali del seno eseguiti dal ginecologo o da uno specialista senologo; per sottoporsi ad una mammografia, convenzionalmente, viene definita come età anagrafica di inizio i 40 anni.

È fondamentale che il Senologo prescriva la mammografia prendendo in esame quelle che siano le caratteristiche della ghiandola mammaria, ed analizzi i fattori di rischio della donna.

I fattori di rischio sono molti, non tutti noti:

  1. Familiarità: il fattore di rischio principale. La presenza di più casi in famiglia di tumore della mammella o dell’ovaio è un elemento che fa ipotizzare un fattore di rischio di tipo ereditario.
  2. Terapie ormonali prolungate (oltre i cinque anni ).
  3. Stile di vita ed altre patologia associate: un rischio spesso sottovalutato, ma che rappresenta oggi uno degli elementi più importanti nel rischio patologico neoplastico generale, è l’obesità e la sedentarietà.
  4. Densità ghiandolare mammaria: da considerare per la valutazione, è la densità della ghiandola mammaria (che non è la dimensione). Non esiste differenza di rischio in seni voluminosi e in seni piccoli. Quello che però si è visto, è che le mammelle che presentano una densità ghiandolare maggiore hanno un rischio più elevato di tumore alla mammella.

Cosa fare quando la mammografia evidenzia un’immagine sospetta per patologia tumorale ?

La sola mammografia di per sé non fa diagnosi definitiva.

Occorre mettere in atto un processo di diagnostica di secondo livello che accerta questo dubbio mammografico.

Gli esami di secondo livello principali sono: la visita senologica, l‘ecografia mammaria bilaterale, la biopsia.

Quest’ultima, tramite il prelievo di alcuni frammenti del tessuto dell’immagine mammografica, permette una diagnosi istologica conclusiva di benignità o di malignità. 

La Dott.ssa Carmen Zumpano, medico radiologo con competenze di senologia, è a vostra disposizione presso la Valdisieve Hospital per visita senologica, mammografia con tomosintesi, ecografia e per indicare gli esami più idonei secondo il profilo del paziente e le sue esigenze.

Presso la struttura è anche disponibile un pacchetto prevenzione donna, composto da una serie di controlli che permettono una maggior accuratezza e significatività dell’indagine.

È fondamentale prendersi cura del proprio seno, farsi visitare dal senologo ed eseguire gli esami che vengono proposti.

Una reale presa di coscienza di prevenzione e di diagnosi precoce del tumore, oggi salva la vita.

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